
Bolesławiec
Nella primavera del 1812, Napoleone radunò un esercito di 600.000 uomini, metà dei quali erano provenienti da paesi vassalli; questo esercito venne chiamato dai Russi l'esercito delle venti nazioni. Quello che poi accadde è ben noto: Napoleone cercò di circondare le due armate russe ma queste sfuggirono alla Grande Armata usando la tattica della terra bruciata. Boleslawiec fu attraversata dalle forze della Grande Armata in viaggio verso la Russia.

L'episodio napoleonico svoltosi nella città di Bloeslawiec testimonia l'attaccamento dei polacchi all'imperatore e mostra la grande speranza che aveva suscitato in loro. Le legioni polacche costituivano la più grande forza straniera della Grande Armata con 100.000 soldati, molti dei quali morirono durante la ritirata da Mosca.
Dopo le guerre napoleoniche, la città fu nuovamente incorporata nella provincia prussiana della Slesia, e fu infine ceduta alla Polonia alla fine della seconda guerra mondiale. Il ricco patrimonio e la cultura di questa città polacca si riflettono anche nella qualità delle sue ceramiche molto originali, da cui deriva ancora oggi la sua grande reputazione.
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